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Impianti che si muovono

IMPLANTOLOGIA è la branca dell’odontoiatria chirurgica che si occupa del RIPRISTINO DEI DENTI MANCANTI E DELLA MASTICAZIONE, attraverso l’inserimento nell’osso di radici artificiali in titanio che vanno incontro al fenomeno di osteointegrazione. L’osso si accresce a stretto contatto con il titanio inglobandolo come fossero un corpo unico resistentissimo. In questo modo l’impianto, una volta osteointegrato dopo 3 mesi in mandibola e dopo 6 mesi in mascella, è in grado di sostenere una corona del dente in metallo porcellana, riuscendo così a supportare carichi masticatori pesanti. Gli impianti dentali sono una grande invenzione del nostro secolo e un gol o miracolo della natura che è in grado di accettare un corpo estraneo artificiale per sostenere una funzione vitale come la masticazione e quindi il nutrimento, oltre al vantaggio estetico di riabilitare una bocca senza denti e trasformarla in un bel sorriso. Sono però indispensabili dei REQUISITI MINIMI AFFINCHE’ L’IMPIANTO ABBIA UN’OTTIMA PERFORMANCE NEL TEMPO: e’ necessaria una eccellente igiene orale quotidiana, almeno tre volte al di, accompagnata dall’uso regolare di spazzolino elettrico o non, scovolini e idrogetto.

Il paziente non deve fumare, perché se il fumo rende i denti suscettibili di malattia parodontale o parodontite, tanto più un corpo artificiale come l’ impianto in titanio privo di supporto immunitario, potrà in condizioni di scarsa igiene andare incontro a PERIMPLANTITE, o riassorbimento infiammatorio dell’osso a forma di “scodella” attorno all’impianto, molto difficile da bloccare e velocissimo nel portare l’impianto a rigetto. Importante rispettare i richiami di igiene dal dentista ogni 3-4 mesi , anche due nei soggetti più a rischio già da tempo di malattia parodontale. Ci deve essere una QUANTITA’E QUALITA’ DI OSSO ADEGUATA all’inserimento dell’impianto , altrimenti si deve provvedere ad un inserimento preventivo di osso attraverso un innesto di osso. Il paziente non deve avere il diabete. La crescita ossea deve essere ultimata, non si possono inserire prima dei 18 anni. Il paziente non deve essere affetto da malattia parodontale ma, poiché la maggior parte degli impianti vengono richiesti per ripristinare denti perduti a causa della malattia parodontale, quando si decide di farsi fare un impianto si deve rispettare accuratamente il protocollo di igiene prescritto dal dentista , pena la perdita dell’impianto.

Gli interventi di implantologia degli ultimi anni sono molto semplificati anche grazie alla chirugia senza lembo (flapless) che garantisce meno infiammazioni post intervento, e all’introduzione della CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA COMPUTER GUIDATA , che si avvale dei dati forniti dalle evolute cone been radiologiche per programmare un posizionamento implantare  dell’impianto nell’osso sicuro lontano da nervi vasi o cavità o strutture anatomiche nobili. Anche l’intuizione del concetto di CARICO IMMEDIATO ha permesso di ottenere in un solo giorno la possibilità per un paziente di entrare in studio senza denti e di uscirne in giornata con impianti e denti fissi, senza il fastidioso uso delle protesi, e di avere subito un bellissimo sorriso.

La nostra soluzione

Qualora le sedute di igiene orale non siano sufficienti a eliminare l’infiammazione tissutale e la perdita di osso attorno all’impianto, assieme alla terapia antibiotica preventiva e a benefiche sedute di laser, si procede con la chirurgia gengivale per eliminare in profondita’ la presenza di tessuto infiammatorio attorno all’impianto; nella medesima seduta verra’ trattata la superficie implantare con glicina a spruzzo sottopressione e lucidatura della superficie implantare , per evitare che residuino placca e tartaro e per permettere una guarigione fisiologica dei tessuti attorno all’impianto. Qualora le spire dell’impianto rimangano scoperte si ricorre ad un innesto osseo di origine autologo o da animale.