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Dente scuro o discromico

Un dente che diventa scuro è solitamente un dente necrotico, cioè un dente che ha perso la vitalità della polpa a causa di una pulpite, cioè una infiammazione del nervo determinata da una carie profonda o da un trauma lussativo. Nel caso del trauma, poichè non tutti i traumi dentari hanno la stessa intensità sul dente, l’alterazione di colore si può manifestare subito o a distanza di tempo, anche dopo mesi. Il nero da trauma è la diretta conseguenza di un danno alla polpa del dente e il dente diventa scuro perchè di fatto perde la vitalità. Ciò avviene negli adulti con i denti permanenti come nei bambini con i denti da latte, dove però non deve essere il colore scuro a spaventare ma deve essere monitorata l’eventuale comparsa di una fistola a lato del dente.

Altre volte le discromie sono imputabili a fattori esterni come l’abitudine al fumo e l’assunzione di alcune bevande o alimenti, (vino, te ‘, caffè) oppure l’assunzione di alcuni farmaci che possono modificare il colore dei denti in modo TRANSITORIO o PERMANENTE.
Tra le sostanze che modificano in modo TRANSITORIO la colorazione dei denti abbiamo:

  • La clorexidina che determina una colorazione giallo marrone che scompare gradualmente con la sospensione del prodotto.
  • I farmaci integratori di sali di FERRO, che conviene assume non per bocca ma con una cannuccia.
  • Associazioni di antibiotici come amoxicillina e acido clavulanico.

I FARMACI che inducono invece DISCROMIE PERMANENTI sono invece quelli che interferiscono con l’odontogenesi, causando modificazioni del colore e della trasparenza della dentina e dello smalto:

  • FLUORO che veniva somministrato al dosaggio giornaliero di 30-100 mcg/kg di peso ai bambini dalla nascita fino all’età di 6-8 anni come supplemento per rinforzare lo smalto dei denti e prevenire la carie, si è visto che con il sovradosaggio può provocare al contrario una ipomineralizzazione dello smalto, cioè una FLUOROSI caratterizzata da macchie bianche opache sulle cuspidi e le superfici dei denti permanenti. Attualmente, poichè sono aumentate le campagne di sensibilizzazione alla pulizia dei denti anche nei bambini in età prescolare, i quali spesso durante il lavaggio dei denti già ingeriscono piccole quantità di dentifricio arricchito in FLUORO, i moderni pediatri sconsigliano l’aggiunmta giornaliera del supplemento in gocce o pastiglie.
  • TETRACICLINE, se assunte in gravidanza dalla mamma o durante lo sviluppo del dente nel bambino, si legano alla dentina producendo una colorazione di intensità variabile dal giallo-marrone fino al grigio.
  • La CIPROFLOXACINA, appartenente alla categoria dei fluorochinoloni può dare occasionalmente una colorazione verdognola al dente.

La nostra soluzione

L’ANNERIMENTO PER NECROSI  della polpa , causato da un fenomeno carioso o da un colpo o da un trauma va curato prima di tutto con la DEVITALIZZAZIONE DEI CANALI RADICOLARI.Questa procedura consiste nell’ estirpare il nervo e i residui organici , pabulum per i batteri, e ripulire l’anatomia endodontica dei canali radicolari, apportando, grazie alle sostanze antimicrobiche utilizzate, anche un leggero effetto sbiancante.

Sullo stesso dente potrà inoltre essere effettuato uno SBIANCAMENTO PROFESSIONALE a base di perossido di idrogeno o di urea , o uno SBIANCAMENTO con l’aiuto della luce LASER, che permettono al dente di ritrovare il suo colore naturale e la sua brillantezza. Qualora queste procedure non fossero sufficienti a garantire il ritorno a una colorazione simile ai denti vicinori, si dovrà ricorrere a una RIABILITAZIONE ESTETICA CON FACCETTE o CORONE IN METAL O ZIRCONIO -PORCELLANA.

Per le DISCROMIE INDOTTE da abitudini viziate come LA SCARSA IGIENE con denti ingialliti a causa di un’eccessivo accumulo di placca, o a causa del fumo, del tè o del vino rosso o del colluttorio, si può ricorrere a una normale ma accurata IGIENE PROFESSIONALE DAL DENTISTA che toglierà macchie e colorazioni con l’uso di UN TRATTAMENTO A SPRUZZO DI PARTICELLE IN POLVERE DI BICARBONATO, se l’effetto non fosse soddisfacente si potrebbe comunque optare per uno SBIANCAMENTO con PEROSSIDO DI IDROGENO dosato in modo controllato dal dentista alla poltrona e una luce led che attiva i radicali liberi dell’ossigeno che si vanno ad unire alle sostanze cromogene. Oppure grazie l’utilizzo del LASER il quale a seconda della propria lunghezza d’onda andrà a eliminare una certa gamma di colore.

Per quanto concerne invece le DISCROMIE PERMANENTI indotte DA FARMACI O DA FLUORO, il problema è irreversibile e si può solo ricorrere alla copertura e RIABILITAZIONE ESTETICA CON FACCETTE o CORONE IN METAL O ZIRCONIO -PORCELLANA.